Le Cantinette, X edizione – gli eventi culturali

LA STORIA DE PITRIÓ', UNA POESIA DI GIOVANNI GINOBILI
LA STORIA DE PITRIÓ’, UNA POESIA DI GIOVANNI GINOBILI

LA STORIA DE PITRIÓ’, UNA POESIA DI GIOVANNI GINOBILI
Performance a cura dell’Orastrana
Venerdì 6 novembre 2015, ore 18.30, replica ore 21.30 – Sede Combattenti e Reduci, Petriolo

Il laboratorio di musica e poesia L’Orastrana, come da tradizione, per le Cantinette di Petriolo di Macerata ha preparato una performance unica, concepita appositamente per il decennale della festa.
Si tratta de “La storia de Pitrió’”, poesia in vernacolo composta dal Maestro Giovanni Ginobili (1892 – 1973), insigne petriolese e grande folklorista marchigiano, nonché poeta dialettale.
Il lungo componimento compare nell’introvabile volume “‘Ccando l’arola”, uscito tra il 1953 e il 1954 con una pregevole prefazione del grande filologo Giovanni Crocioni (1870-1954).
Il Crocioni descrive il poema come “una storia di glorie paesane e di leggende” che il Poeta immagina raccontata di fronte al camino in una notte di novembre da un abile narratore di scandafàole.
La poesia sarà letta da Carlo Natali e verrà arricchita dalle improvvisazioni estemporanee di Mauro Rocchi ai bassi elettrici e di Ugo Nooz Torresi alla strumentazione elettronica.
L’appuntamento è in via Marco Martello presso la sede della Associazione Combattenti e Reduci, dove un tempo esisteva l’antico Ospedale Civile del paese, antica istituzione medioevale sopravvissuta fino alla fine degli anni cinquanta del XX secolo, per venerdì 6 novembre 2015 alle ore 18.30, con replica alle 21.30, dopo di che la performance non sarà mai più ripetuta.
Lo happening sarà realizzato con la collaborazione tecnica del locale Museo delle Macchine Parlanti.
Nel corso della festa delle Cantinette, inoltre, nello stesso luogo sarà possibile ammirare una mostra delle ultimissime opere dell’illustratore maceratese Nooz dal titolo “Ripensaci alle Cantinette”, naturale evoluzione della precedente mostra “Ripensaci” di Ripe San Ginesio.
La filosofia dell’artista, quanto mai affine a quella dell’Orastrana, è quella di porsi al di fuori delle distrazioni di una innovazione distruttiva e di prendere ciò che è stato indelebile per poter immaginare e disegnare il futuro.
L’ingresso è libero.

 

VENERDÌ E DOMENICA - ASS. COMBATTENTI E REDUCI
VENERDÌ E DOMENICA – ASS. COMBATTENTI E REDUCI

RIPENSACI ALLE CANTINETTE
Mostra di opere di Ugo Nooz Torresi
Da Venerdì 6 novembre 2015 a Domenica 8 Novembre 2015 – Sede Combattenti e Reduci, Petriolo

Nooz è il nome d’arte di Ugo Torresi, promettente artista contemporaneo di origini maceratesi con all’attivo numerose partecipazioni a festival ed eventi d’arte in tutta Italia.
Dopo aver presentato l’anno scorso proprio alle Cantinette una mostra di serigrafie artigianali stampate con il vino e con altri colori naturali, Nooz ritorna a Petriolo con una mostra molto più pop, che ha già riscosso moltissimo successo nell’estate appena trascorsa.
Qui Nooz ripercorre i suoi ultimi anni attraverso una serie di lavori di stili e suggestioni diversissimi tra loro, guardando il passato negli occhi per pensare al futuro.
Ripensare la velocità per favorire la lentezza, prendere ciò ch’è stato indelebile per poter immaginare e disegnare il futuro, ecco il filo di Arianna che ci accompagna attraverso il percorso di “Ripensaci alle Cantinette”, la mostra di Nooz al la sede della Associazione Combattenti e Reduci.
Saranno presenti ristampe di lavori esauriti da tempo o mai stampati, a prezzi popolarissimi e non mancheranno serigrafie stampate con colori naturali.
L’ingresso è libero.

 

MITTI 'NA SERA JÓ LE CANDINETTE - SECONDA EDIZIONE
MITTI ‘NA SERA JÓ LE CANDINETTE – SECONDA EDIZIONE

MITTI ‘NA SERA JÓ LE CANDINETTE – SECONDA EDIZIONE
a cura della Associazione Culturale Liberamente
Sabato 7 novembre 2015, ore 21.00 – Ex circolo ACLI, Petriolo

Il CTR Calabresi Tema Riuniti svolge attività teatrale continuativa da più di 50 anni nel territorio maceratese così come in tutta Italia, con numerose esperienze anche in partecipazioni internazionali.
Il CTR nasce dalla fusione delle due più importanti compagnie maceratesi: Il Gad Oreste Calabresi e il Gruppo TeMa.
Il Gad Oreste Calabresi fu fondata nel 1821, ricostituita nel 1856 con il nome di Società Filodrammatici Maceratesi, nel 1945 la compagnia si ristrutturò assumendo il nome di Gad Oreste Calabresi.
Il Gruppo Tema s’è costituito nel 1973 con la partecipazione del mitico pittore futurista Ivo Pannaggi, allargando la sua attività artistica e culturale per la crescita del teatro in tutte le sue forme rappresentative, senza trascurarne i valori sociali.
La seconda edizione di “Mitti ‘na sera jó le candinette” quest’anno si terrà presso l’ex Circolo ACLI, proprio a fianco dell’antico torrione cinquecentesco che è il simbolo di Petriolo, e prevederà un ospite speciale: il giovane Elia Salvucci all’organetto.
L’appuntamento è previsto per sabato 7 novembre alle ore 21.00 e l’ingresso è libero.

 

 

TAMBURELLO MARCHIGIANO: TIPOLOGIE COSTRUTTIVE, TECNICHE DI COSTRUZIONE E DI ESECUZIONE
TAMBURELLO MARCHIGIANO: TIPOLOGIE COSTRUTTIVE, TECNICHE DI COSTRUZIONE E DI ESECUZIONE

TAMBURELLO MARCHIGIANO: TIPOLOGIE COSTRUTTIVE, TECNICHE DI COSTRUZIONE E DI ESECUZIONE
incontro pubblico a cura dell’associazione L’Orastrana, di Pro Petriolo 2000 e del Comune di Petriolo (MC)
Domenica 8 novembre 2015, ore 17.00 – Teatro Comunale, Petriolo

Alle origini della musica popolare –arte aggregativa per antonomasia, legata in modo indissolubile al concetto di collettività– c’è lo strumento a percussione, dacché prima venne il ritmo, poi l’armonia.
Ricorda l’amico e ispiratore Roberto Lucanero nel suo imprescindibile saggio “Il ballo delle fate. Divagazioni sul motivo del Saltarello Marchigiano” che nella Marca la leggenda vuole che la danza popolare per eccellenza, il saltarello, sia stata ideata dalle fate sul monte della Sibilla, al ritmo dei loro zoccoli di legno di fico, la percussione primordiale.
Dalla pelle di capra poi le fate costruirono il primo esemplare dello strumento sciamanico per antonomasia, quel tamburello che fino a ieri nelle campagne marchigiane era suonato ancora dalle donne di casa, spesso la più anziana, la matriarca, che percuotendolo cantava e sanciva l’inizio del ballo.
Uscito dal mito costruito sopra origini remotissime, il tamburello è arrivato fino a noi pressoché inalterato.
Nel corso dell’ultimo secolo, mentre le secolari tradizioni popolari svanivano dal ricordo della gente e contemporaneamente erano sempre più oggetto di interesse e di studio da parte del mondo colto, il tamburello marchigiano è stato poco o nulla oggetto di ricerche sistematiche.
Questo ha dato a qualche conoscitore per sentito dire, in qualche raro caso, l’occasione di improvvisare asserzioni peregrine e teorie sminuenti, del tutto fuori da una realtà delle cose assai più articolata.
Per questo a Petriolo abbiamo voluto dare un piccolo ma sostanziale apporto all’argomento, per noi prezioso, invitando a confrontarsi e a parlare pubblicamente sia gli ultimi depositari delle particolari tecniche marchigiane di realizzazione del tamburello che le ultime generazioni di costruttori e di ricercatori sul territorio.
Per questo Stefano Amici da Monte San Vito (AN), Danilo Donninelli da Belvedere Ostrense (AN), Olivo Giacchetti da Filottrano (AN), Andrea Liberati da Matelica (MC), Marco Meo da Caldarola (MC) e Matteo Pirro da Fermo (FM) converranno a Petriolo, paese natale di Giovanni Ginobili, padre nobile della moderna ricerca sulle tradizioni popolari marchigiane.
Durante l’incontro, condotto da Carlo Natali dell’Orastrana, saranno esposti pezzi originali e d’epoca.
L’evento, a cura dell’Associazione l’Orastrana, della Pro Petriolo 2000 e del Comune di Petriolo, si terrà presso il Teatro Comunale domenica 8 novembre 2015 alle ore 17.00.
L’ingresso è libero.